Migliaia di giovani hanno prestato il proprio volto e indicato il loro status per la grande opera di Ivan Olita noto per le sue partecipazioni televisive - Sanremo, I liceali, All Music - e dall'indiscusso talento artistico.
Con questo progetto, denominato "Identità Sociale", con il patrocinio del Comune di Milano, Ivan Olita intende - come riporta Affari Italiani - "mostrare alle persone come sarà il mondo di domani: un mondo in cui i nostri desideri, le nostre preferenze e i nostri pensieri saranno mostrati, proprio come ora facciamo sul web, anche nella vita reale attraverso supporti digitali avanzatissimi".
"Con la nascita dello status update i 15 minuti di popolarità di Wharol sono diventati infiniti. IS è un'operazione pubblica che vuole indagare l'avvento dello status update nella nostra quotidianità. In che modo si sta evolvendo il nostro modo di comunicare? Lo status update può essere considerato un odierno status symbol? Abbiamo invaso Milano con stimoli interattivi sotto forma di cartelli volti ad interrogare i passanti e a renderli protagonisti del nostro progetto. Ci siamo poi riproposti di creare una mappatura di visi abbinati a status per rappresentare l'identità sociale della contemporaneità nella quale viviamo. Ad oggi, abbiamo raccolto i ritratti di 2000 persone. A fine progetto tutti i visi con le relative dichiarazioni verranno affissi per la città. Ognuno rappresentativo della propria Identità. Tutti rappresentativi del nostro vivere Sociale. E tu? "
lunedì 29 novembre 2010
venerdì 26 novembre 2010
Street art involontaria a Milano
Ci sono realtà come ProgettoZero+ che organizzano concorsi artistici per valorizzare l'arte di strada in tutte le sue forme.
Progetto Zero+ si è dedicato al progetto curatoriale "Mimesis" che si occupa di camouflage, incentivando le installazioni artistiche che non vengono percepite come tali da chi le vede o che in ogni caso si inseriscono in maniera elegante e ironica nel contesto ambientale in cui vengono poste.
A Milano c'è chi vi partecipa.
lunedì 22 novembre 2010
Tombini colorati invadono le strade di Milano
La Don Gallery in associazione con il comune di Milano presenta un progetto molto originale.
Cinque aritisti (Shepard Fairey, Invader, The London police, Flying Fortress and Rendo) sono stati invitati realizzare una ventina di cover per tombini. Questi sono stti localizzati nelle vie principali della città, come via Montenapoleone.
Tutte queste decorazioni rimarranno per circa 2 anni (se non verrano rubate prima..).
giovedì 18 novembre 2010
Fonzy Comic Art
Ha vent’anni appena ma ha già le idee chiare circa la direzione da imprimere al proprio lavoro. Fonzy Cirillo è l’autore di quello che lui stesso chiama “Comic Art” (definizione che mi piace particolarmente) e con cui da vita ad una ricca serie di simpatici personaggi dal gusto decisamente pop ed il cui stile ci ricorda un grande artista americano, certoJeremyville, a cui il lavoro del giovane Fonzy sembra rifarsi.
Dice di se: “Disegno praticamente da quando sono nato ma solo negli ultimi anni ho trovato il mio personale modo d’espressione. Nei miei disegni c’è una sorta di storia, un modo d’essere, un mondo surreale che però coesiste con quello reale, c’è la mia mente, i miei sogni, i miei desideri, il mio personale messaggio che cerco di rendere universale. Ogni personaggio che vive in “NILS” “nothing is like seems” (niente è come sembra), rappresenta un concetto ben preciso, ogni elemento immaginario si scontra con la realtà del mondo che mi circonda in uno stile surreal-pop, ecco perché ho scelto la parola NILS per racchiudere e rappresentare il mio modo d’essere e quello di tutti i mie characters.”
Che ve ne pare? A noi sembra promettere bene, lo terremo d’occhio per vedere cosa ne verrà fuori da qui a qualche anno.
giovedì 11 novembre 2010
L’arte satellitare di Molly Dilworth
New York è sicuramente una di quelle città in cui la Street Art è padrona di casa e dove la sperimentazione artistica non si limita alle sole gallerie d’arte o ai musei. Camminare per le strade e i quartieri di New York significa ammirare le opere di Swoon e le sue rappresentazioni di figure allegoriche e di personaggi comuni o quelle di Revs che decorano le strade ma anche i tunnel della metropolitana nel quartiere di Brooklyn. E c’è anche chi, non temendo le altezze, ha deciso di arrampicarsi sui grattacieli della grande mela per decorare le vaste terrazze di questi alti palazzi con colori brillanti e vivaci. Stiamo parlando di Molly Dilworth, giovane artista newyorkese, dotata di un’eccezionale fantasia visionaria che l’ha spinta a dar vita a opere visibili solo dall’alto.
Da questa interazione nasce una comunicazione tra l’utente e il creatore. Tutto il suo lavoro prende forma rispettando una serie di norme derivate dalle condizioni esistenti. Ad esempio la “Tavolozza di colori” che appare su uno dei grattacieli di Manhattan è realizzata con vernice scartata in quel dato giorno e la stessa superficie fisica del tetto determina la forma del dipinto. Quindi l’arte di Molly è un arte del riciclo e i colori iperaccesi vengono recuperati un po’ dove capita. Del resto lei stessa ama dire che nulla si spreca e che i suoi più grandi maestri sono gli artisti dell’Arte Povera come Alighiero Boetti, al quale si sente molto vicina. I materiali poveri rappresentano per Molly una fonte d’ispirazione e una sfida nell’ideare qualcosa di bello partendo dal nulla. Le sue creazioni nascono nel suo appartamento dove su grandi lenzuoli di cotone fa le prove visibili per come organizzare il suo lavoro una volta salita in alto. Nonostante le sue opere non siano particolarmente complicate di lei mi ha colpito la vivacità dei colori utilizzati e l’originalità nel realizzarle. E soprattutto sono stata catturata dalla sua filosofia di vita e dal motto dominante nel suo lavoro: “Don’t freak out”, comunque vada divertiti, non perdere la testa.
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